PITAGORA

Pitagora (575 ca. - 497 ca. a.C.) oltre che filosofo è stato anche matematico e legislatore. La scuola pitagorica fu fondata proprio da lui ed infatti ne porta il nome. Questa scuola però, oltre che un movimento filosofico fu anche un indirizzo religioso, in cui gli allievi praticavano una vita in comune osservando dei precisi precetti rituali. A causa di ciò non sappiamo ben distinguere la dottrina di Pitagora da quella che si sviluppò nella scuola gradualmente. Per Pitagora, figura che assunse caratteri quasi divini, l'arché di ogni cosa è il numero. Esso è sempre pensato dai pitagorici con il suo corrispettivo geometrico. La loro concezione si basa sulla contrapposizione tra limite e illimitato, dispari e pari, dalla quale si costituiscono gli altri numeri. I numeri per i pitagorici, sono però anche simboli di qualità astratte. Dal punto di vista religioso la loro dottrina fondamentale consiste nel credere in un'anima immortale e separata dal corpo, che si incarna molte volte per mezzo della trasmigrazione (metempsicosi). Le prescrizioni rituali previste dalla scuola avevano l'obiettivo di liberare l'anima dal legame col corpo. Per quanto riguarda la cosmologia collegano la dottrina del numero al concetto di cosmo, ponendo il concetto di armonia come ordine e misura di ogni aspetto della realtà.

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