TOMMASO CAMPANELLA

Tommaso Campanella (Stilo 1568 - Parigi 1639) è entrato nell'ordine dei domenicani cambiando il nome da Giovanni in Tommaso, e lì ha compiuto i suoi studi. Anche lui come Giordano Bruno, è stato accusato di eresia e per questo è stato arrestato nel 1599, ma fingendosi pazzo è riuscito ad evitare la pena di morte. Durante i 27 anni trascorsi in prigione a Napoli ha scritto il suo capolavoro, "La Città del Sole", in cui descrive una società ideale ispirata al modello già pensato da Platone nella sua "Repubblica". Scarcerato nel 1626, è stato però costretto a cercare rifugio in Francia perché nuovamente perseguitato.

Campanella sosteneva la dottrina dell'animazione universale di ogni cosa, che tra l'altro affondava le sue basi nella magia. Sosteneva infatti che ogni cosa fosse dotata di una propria anima, anche lo stesso mondo inteso nella sua totalità. Questa visione del mondo era condivisa anche da Bruno, ma è risultata priva di ogni senso con la nascita della scienza nuova di Galilei (e non solo), che proponeva una visione meccanicistica della natura. La filosofia di Campanella dimostra quanto egli sperasse in un rinnovamento della società in generale dell'epoca.

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