ANASSIMANDRO

Anassimandro (611 ca. - 547 ca. a.C.) fu discepolo di Talete e riprese la sua dottrina ponendo nel ruolo di arché della natura non pił l'acqua ma l'įpeiron (infinito, illimitato, indefinito, sostanza primordiale da cui tutto ha origine ed in cui tutte le cose si dissolvono). Dall'įpeiron emergono i contrari per una colpa originaria non specificata, dando origine al cosmo. Probabilmente la colpa č proprio quella di vivere essendosi distaccati dall'įpeiron e rompendone l'armonia originaria. Sopraffare il proprio contrario significa quindi "rendergli giustizia", facendogli scontare una pena per essere venuto al mondo: la morte. La colpa originaria č invece scontata dagli uomini proprio attraverso la vita, che č quindi intesa come punizione. Ciņ si ripeterą finché i contrari potranno di nuovo fondersi e tornare nell'įpeiron indistintamente.

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